Luigi Marattin ci spiega perché secondo lui non possiamo stampare tutta la moneta DI CUI ABBIAMO BISOGNO. Attenzione queste sono le sue testuali parole.
Non ci spiega perché invece la finanza continui a riceverne più di quella di cui avrebbe bisogno, bensì di tutta quella CHE VUOLE, eppure non vediamo le file di bare di rentiers milionari morti di fame e di stenti, messi sul lastrico dall'inflazione.
Vi risulta che le azioni di borsa il cui prezzo sia aumentato a causa della moneta abbia causato la povertà di chi le ha vendute, tipo i miliardari che campano, come parassiti, di speculazione?
Forse Marattin sottintende il prezzo e le relative rendite sui Titoli di Stato, ma non lo specifica.
Perché se no poi sarebbe costretto a dire che a condizioni di tassi negativi, la spesa pubblica si potrebbe fare, non solo senza pagare un soldi di interessi, bensì ricevendo uno sconto pari all'interesse stesso.
E poi il paragone con lo Zimbawe, un evergreen che non tramonta mai.
E gli USA? La Svezia? Il Giappone? La Cina? No, macchè!
Lo Zimbawe.
E poi come poteva mancare La Repubblica di Weimar (stremata dai tagli alla spesa pubblica proprio per far fronte ai debiti di guerra).
Sì insomma i paragoni attinenti alla realtà.
Ma non vogliamo spoilerare.
Buona visione!